Natale De Luca / OLTRE / 18 febbraio 2016 /
Perché questo titolo? Perché l'artista si è posto un limite da oltrepassare, oppure un traguardo che presuppone un nuovo inizio? De Luca nasce orafo, e inizia presto un parallelo, personale, percorso pittorico. Esperienza che attraversa le fasi della grafica pubblicitaria, delle prime mostre in ambito figurativo, delle “Terre”( utilizzo di pigmenti naturali ), dell'operare a pastello, ad acquerello, ad acrilico, a olio.
Sempre con estrema attenzione alle scelte cromatiche e tonali in armonioso accordo, alla riflessione sui rapporti fra pura astrazione e dimensione lirica, all'alternanza delle forme e delle loro relative percezioni, supportate da una padronanza tecnica in grado di avvolgere morbidamente queste sensazioni visive. Sensazioni anche tattili, nel caso delle discrete presenze delle “Terre”ed anche psicologiche, nel caso dell'impatto di alcune “forme-materia-colore” molto vivaci.
Il suo linguaggio informale , nello svolgersi di una vita lavorativa intensa e ricca di riconoscimenti, conduce ad una visione “oltre”, diversa, una più intima consapevolezza-spontaneità, in una particolare, vibrante ed affascinante sintesi. “Dipingere é per me una vera e propria avventura quotidiana”, in un “ gioco di rimandi alla doppia lettura, ottica e mentale”, e con una sottile “tensione equilibrata in silenziose relazioni, intessute di slanci vitali”, nate dall' osservazione “, acuta, infinitamente paziente, della Natura”. Colore, luminosità, spazio, gesto e su tutto la forza di una fantasiosa capacità espressiva nello stesso tempo rigorosa e delicata.
(S. G.)