La Genova di Ettore Fagiuoli / Acqueforti 1940-1944 / 10 dicembre 2015 /
Genova e Verona
Un omaggio ad una persona e ad una città a me profondamente care.
Lidia Invernizzi, cugina di mia madre, che ha vissuto a Genova e che l’amava tanto.
“Zia Lidia”, per me bambina, e poi sempre.
Genova, di mare e di ardesia, dove sono nata e dove vivo.
La famiglia Invernizzi è originaria di Verona; alcuni suoi componenti si sono trasferiti a Genova.
Questa mostra , attraverso le acqueforti inedite dell’architetto,incisore e scenografo veronese Ettore Fagiuoli, intende collegare, con il filo sottile e tenace dell’ amicizia e della collaborazione professionale tra Fagiuoli e l’ingegner Angelo Invernizzi, padre di Lidia, due città differenti, per collocazione, caratteristiche e mentalità: l’acqua e la terra, la costa e la pianura, le onde e i vigneti, la schiva riservatezza e la estroversa bonomia. Il razionalismo di Angelo, “genio del cemento armato”, proiettato nel futuro, con idee innovative ed anticipatrici, e le scenografiche visuali di Ettore, la sapiente maestria tecnica del quale risulta capace di dare risalto alla storia umana quotidiana del tragico periodo bellico, e, nellostesso tempo, alla possente storia secolare della Superba. Posso permettermi di dire che le due anime, ligure e veneta, sono fortemente presenti anche in me . Zia Lidia ci ha lasciato nel 2014, dopo un lungo ed intenso cammino, ricco di entusiasmo, energia, grande intelligenza , grande cultura, grande raffinatezza, ma anche grande discrezione e grande generosità. Ci univano piena confidenza, stima e affetto sincero. Condividevamo le stesse passioni per l’arte, la letteratura, la musica, l’architettura, il cinema, il design, i viaggi , la moda. Ha partecipato a tutte le mie inaugurazioni, curiosa ed attenta, e mi ha sempre incoraggiata. Sono grata agli amici Sandro Ricaldone e Stefano Fera per aver accettato la mia proposta ed aver così perfettamente inquadrato ed illustrato il lavoro di Fagiuoli .
(S. G.)