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Eugenio Carmi   OFFICINA CARMI  a cura di Fulvio Magurno / 22 aprile

 

Officina Carmi

In concomitanza della mostra “Genova Sessanta” in corso a Palazzo Reale, Capoverso dedica una personale ad Eugenio Carmi, uno degli artisti protagonisti di quegli anni. Sono esposte opere rappresentative del suo percorso, che spazia dall'informale all'astratto , due rari segnali luminosi, lavori in latta smaltata ed alcune grafiche. A titolo di curiosità, lo stemma della Regione Liguria fu realizzato da Carmi nel 1985.

Carmi (Genova 1920-Lugano 2016) è stato tra i più rilevanti esponenti dell'Astrattismo italiano, dalla pittura informale nel periodo 1950-'60 al rigore geometrico degli anni '70. Dal 1956 al 1965 responsabile dell'immagine grafica pubblicitaria dell'industria siderurgica Italsider, nel 1963 fondatore della “Galleria del Deposito” nel piccolo borgo di Boccadasse a Genova, con lo scopo di creare un'arte più accessibile in uno spazio autogestito destinato a realizzazione e vendita di multipli e serigrafie, cui aderirono, tra gli altri, anche Vasarely, Bill, Perilli. Negli anni Settanta ha insegnato a Macerata e Ravenna; ha illustrato tre favole di Umberto Eco; nel 1966 e nel 2011 è stato invitato alla Biennale di Venezia.

Suoi lavori fanno parte delle collezioni di musei ed istituzioni in Italia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Stati Uniti. Nel 2015 l'opera grafica in mostra al Museo di Villa Croce e a Milano al Museo del Novecento l'ultima mostra da vivente con opere storiche.

 

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