Rossi Vincenzo

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Vincenzo Rossi PREZENZE ASSENZE 19 marzo 2016  /

rossi invito

 

Le due strade parallele della vicenda professionale e umana di Vincenzo Rossi, l'architettura e la pittura, si intersecano in questa occasione, recando entrambe significativi apporti all'esito del loro incontro. Sei opere su tela, dipinte ad olio o ad acrilico, con differenti soggetti che, nel loro reciproco confrontarsi, nella nitidezza di segno e nell'uso di una tavolozza di colori particolari, dialogano in un continuo andamento circolare.
Forme, volumi, colori che hanno la dimensione del ricordo, dello straniamento, dell'attesa.
Le case, presenze mute, misteriose, immobili e al contempo caldo nido di storie e di vite, osservano le figure nella loro essenzialità quasi brutale, così concentrate in un inquietante e incessante gesto, tanto attuale; oppure così desiderose di ricomporre un'armonia perduta di affetto e sostegno sincero, evidenziata nel dettaglio di una mano aperta e di un abbraccio confortante.
Gli affanni e i desideri della nostra ambigua epoca ci allontanano e ci riavvicinano , in un gioco di rimandi, di timori, di richieste, sempre più incalzante. Abitare e rendere disabitata una casa. Ascoltare davvero gli altri e ascoltare istintivamente solo noi stessi, mentre camminiamo in tondo, avanti e indietro, senza una meta. Chiusi nel nostro involucro, qui rosso cupo, davanti a muri e finestre senza chiusure.
Rossi ha espresso queste sensazioni anche utilizzando le sfumature dell'ocra e l'oro deciso, il rosso e il rosa, il grigio e le tonalità chiare , con uno stile elegante, essenziale e limpido che richiama il verismo lineare di Carrà.
Il tocco delicato e raffinato e l'equilibrio intellettuale tuttavia non escludono, anzi sottolineano, la suggestione delle emozioni e dei sentimenti, che nell'indefinito percorso umano danno forse l'unico significato alle nostre vicende. SG
(S. G.)

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