“Les heures heureuses”

Capoverso rende omaggio all'artista Man Ray ( New York 1890- Parigi 1976), esponendo alcune opere esplicative del suo poliedrico talento, in occasione della prossima ricorrenza dei cento anni del primo “rayogramma” .
Nel 1921 nacque il primo rayogramma, grazie ad un ultimo passaggio operativo avvenuto "per caso": su un foglio di carta sensibile rimasto erroneamente all'interno della soluzione acquosa di sviluppo ed esposto alla luce, si erano impressionate delle immagini dei piccoli oggetti di vetro che vi erano stati appoggiati distrattamente sopra.
I rayogrammi hanno un effetto di tridimensionalità, sono fotografie, ma realizzate in pratica senza apparecchio fotografico. “Era, dunque-e non era-fotografia. Sembrava quasi- e non era- pittura”. Artista eccentrico, provocatore, anticonvenzionale e attirato dalla sperimentazione nella molteplicità delle forme artistiche, si dedicò molto anche al ritratto fotografico, dapprima formale e poi più attento al dettaglio; allo studio delle luci; all'uso del grigio; al nudo femminile, naturale e mai artificioso, esaltandone e contemporaneamente trascendendone l'erotismo.